Lourdes, 12 ottobre 2023 Ore 18.30
La Grotta di Massabielle ha qualcosa di straordinario. Nella sua semplicità comunica un messaggio profondo e invita al silenzio. La Messa che abbiamo celebrato questa mattina nel luogo dove si svolsero le apparizioni ci ha permesso, ancora una volta, di fare esperienza dell’amore del Padre. In Gesù suo Figlio ritroviamo noi stessi, veniamo perdonati e nutriti, per riprendere il cammino insieme a Maria, madre della Chiesa. Qui si tocca con mano ciò che accade ogni volta che ci raduniamo per la celebrazione eucaristica, dovunque ci troviamo. Cielo e terra si incontrano, i figli siedono alla mensa della fraternità e diventano un solo corpo, l’assemblea radunata dallo Spirito si apre ad accogliere tutti ed essere così segno della Misericordia divina. Bernadette qui ha imparato cosa vuol dire sentirsi guardati, chiamati, amati: non importa essere piccoli secondo gli uomini, anzi è proprio dagli ultimi che Dio parte per raggiungere tutti. “Ero la più ignorante del paese, perciò Dio mi ha scelto”: che lezione di vita anche per noi!
La visita alla Cité S. Pierre con i giovani volontari ci ha permesso, dopo pranzo, di far conoscere un luogo pensato per coloro che sono in difficoltà economiche ma non vogliono rinunciare al pellegrinaggio: l’ospitalità è gratuita e ampia, infatti i padiglioni in mezzo al verde possono accogliere fino a 600 persone. Un bel segno di solidarietà, che risponde al desiderio di Bernadette di dare la possibilità a tutti, anche ai più poveri, di venire a Lourdes. Ne abbiamo approfittato per una condivisione con i giovani sull’esperienza di questi giorni: ascoltarli e accogliere ciò che portano nel cuore riempie l’animo di speranza. Sono veramente sorprendenti, per la loro profondità e per il desiderio di autenticità che li contraddistingue. Non accettano compromessi, rifuggono dalle istituzioni anonime, cercano relazioni calde e amichevoli. Tutte premesse preziose per incontrare Dio e servirlo nel prossimo. Non sarà questa la via per andare incontro alla loro esigenza di spiritualità, nonostante il difficile rapporto che tanti di loro hanno con la Chiesa?
La processione eucaristica infine ha concluso il nostro pellegrinaggio ufficiale. Un popolo che cammina con il Signore, dietro a Lui, riconoscendolo in ogni fratello a partire dai sofferenti che qui a Lourdes occupano sempre il posto principale. Ecco l’immagine che ci accompagnerà nel nostro ritorno a casa. Si va via non solo con il cuore in festa, ma con la rinnovata consapevolezza di essere in cammino. Abbiamo una missione da svolgere: farci servi di chi ci sta accanto, come Maria! La festa di congedo che ci vedrà radunati tutti insieme per l’ultima volta stasera, dopo cena, ci darà la possibilità di condividere la gioia e la gratitudine per i doni ricevuti in questi giorni di grazia. Il Signore ci ha visitati e ha parlato a ciascuno di noi. Ora possiamo raccontare con la nostra stessa vita ciò che abbiamo visto e udito. Contribuiremo anche noi a costruire la casa di Dio, aperta e accogliente, in un mondo che deve ancora imparare a non chiudere le porte a nessuno. Ecco il significato più profondo delle parole che Bernadette ha consegnato al parroco a nome della Signore: “vada a dire ai sacerdoti di costruire una cappella e venire in processione…”!